L’Estate del ’78
May 1, 2019
© 2019 Blue Spiral Records
℗ 2019 Blue Spiral Records
Brief
This album finds its soul in Roberto Alajmo’s novel, L’estate del ’78—a story built around the poignant memory of a boy seeing his mother for the last time, unaware it’s a final farewell. Inspired by this lost embrace, composer Marco Di Stefano has created a profound musical work that traces the novel’s emotional arc.
The album unfolds in ten musical chapters, each serving as a reflection or a “concave mirror” for the book’s stories and characters. The ten tracks work in dialogue, creating a fluid narrative that immerses the listener in Alajmo’s world through sound.
The genesis of the project was a vivid dream from a summer night in 2018. In it, a man walked serenely through an ancient Sicilian village as a melody began to fill the streets, overwhelming him until he sang it aloud. This melody, stolen from the dream, became the foundation for the track “L’ultima volta di ogni cosa” (The Last Time of Everything). This single piece serves as the musical and emotional cornerstone from which the entire album was built. The subsequent reading of the novel inspired the remaining compositions, weaving its characters and themes together with the dreamlike melody into a singular, introspective journey.
Press
Moving Classics TV
October 9, 2019
Anna Sutyagina plays classical instrumental composition by Marco Di Stefano – L’ultima volta di ogni cosa.
In a scorching summer of 1978, a boy sees his mother for the last time. It’s a farewell, but he doesn’t know it.
“The last time for anything” starts with a melody composed during a summer night dream. It is the main junction from which the whole album “L’estate del 78”, soundtrack of the homonymous book from Roberto Alajmo (Sellerio), is built and developed.
Balarm
July 3, 2019
Un entreprise architect con la passione della musica, che vive a Bruxelles ma che nel suo cuore rimane impressa la sua Palermo, da cui è partito un decennio fa per crescere come professionista: si chiama Marco Di Stefano e, con la sua ultima opera compositiva, torna nella sua Palermo grazie a una serie di coincidenze e casi fortuiti del destino che lo portano a comporre “L’estate del ’78” disco prodotto da Bluespiralrecords e ripreso dall’omonimo romanzo dello scrittore siciliano Roberto Alajmo (del romanzo abbiamo parlato qui).
“Secondo me l’isola, l’essere nati in un isola, ha accentuato la vena sognatrice dei siciliani”: una delle frasi più celebri del regista Giuseppe Tornatore potrebbe tornarci utile per segnare la cifra con cui raccontiamo la storia di Marco, dando ragione al regista di “Baaria”.
The Musicway Magazine
May 13, 2019
- C’è stato qualche episodio particolare che ti fatto sentire l’esigenza di comporre? Quale è stato quindi il tuo percorso formativo e cosa ti ha formato maggiormente?
Ricordo che da piccolo mi divertivo ad ascoltare i suoni del mondo e a usarli come stimolo per creare melodie e ritmi nella mia mente. Col crescere ho capito che si trattava di un dono che mi avrebbe portato, un giorno, a diventare un compositore. Intorno ai 15 anni mi sono approcciato alla chitarra, che per un po’ è stata il mio principale strumento fino a quando, verso i 17 anni ho incontrato il pianoforte, e li è stato colpo di fulmine.
The MusicWay Magazine
May 6, 2019
Il suono di un pianoforte, anche da solo, è diverso da quello di qualsiasi altro strumento solista, fortemente evocativo e straordinariamente dinamico è in grado di toccare corde nascoste della nostra anima. Ce lo ricorda Marco Di Stefano con il suo ultimo disco “L’estate del ’78 (Blue Spiral Records). Un album ispirato da vicino al romanzo autobiografico di Roberto Alajmo, che racconta una triste vicenda: in una torrida estate del 1978, un ragazzo vede la mamma per l’ultima volta. E’ un addio, ma lui è ignaro di tutto questo, preso dall’organizzazione della sua giovane vita.
Il disco si snoda in dieci tracce, ognuna delle quali è un momento per vivere l’esperienza del racconto e immedesimarsi nella storia dei protagonisti. Ogni nota del disco sembra voler innescare un ricordo, una parola. È un lavoro prezioso quello effettuato da Di Stefano, dove la composizione è il risultato di una indagine interiore.
Jalo
May 6, 2019
L’estate del ’78 è un album per pianoforte solo composto da Marco Di Stefano ispirato all’omonimo romanzo di successo scritto da Roberto Alajmo.
L’album è disponibile da oggi su tutte le piattaforme digitali e in CD sul sito bluespiralrecords.com.
In una torrida estate del 1978, un ragazzo vede la mamma per l’ultima volta. E’ un addio, ma lui non lo sa. Su questo abbraccio perduto, Roberto Alajmo ha costruito “L’estate del ’78” (Sellerio). Uno scalino dopo l’altro: li sale Marco Di Stefano che sul romanzo ha costruito un’opera musicale in dieci capitoli, un racconto fluido che si immerge nelle parole. Ogni nota, melodia o brano è un riflesso musicale, specchio concavo di storie e personaggi. “L’estate del ‘78”, dieci brani che “raccontano” il romanzo e si lasciano affettuosamente raccontare a vicenda. (Simonetta Trovato)
OnMusic
May 1, 2019
L’estate del ’78 (Blue Spiral Records) è la sua ultima fatica discografica e non si discosta da questo aspetto, consta infatti di una raccolta di preziose miniature pianistiche dal carattere melodico e minimal ispirate al romanzo che porta il medesimo titolo dello scrittore Roberto Alajmo (Sellerio).
Un album sicuramente ricco di ricerca e invenzione, composizioni strutturate e suonate con sapiente maestria, non solo con tecnica e abilità ma anche con gusto e ricerca estetica, dalle forme alle armonie.
Sobrietà, asciuttezza capace d’impreziosire i passaggi accordali o arpeggiati, i tocchi coloristici, le pulsazioni segrete ben condotte della sua musica: ecco le qualità del compositore Marco Di Stefano.
Repubblica
April 16, 2019
Uno spettacolo che nasce da un libro “L’estate del ‘78” di Roberto Alajmo, che ha già avuto diversi riconoscimenti tra cui il Premio letterario Alassio, diventa una musa ispiratrice per il compositore Marco Di Stefano che ne ha tratto dieci brani, uno per ciascuno dei capitoli .Al Real Teatro Santa Cecilia (piazza Santa Cecilia, 5) alle 20.30, ad ingresso libero i brani saranno eseguiti al pianoforte da Bepi Garsia, con le letture dello stesso Alajmo.